Mercoledì 1 ottobre 2014 c’è stata la presentazione, presso l’Auditorium del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, della nuova offerta didattica rivolta alle scuole. All’evento erano presenti insegnanti di ogni ordine e grado. Si tratta di un programma estremamente ricco e variegato di incontri tematici: venti percorsi che vogliono indagare, in maniera divertente ed “esperenziale”, la realtà. Estremamente ampio è anche il ventaglio delle scuole alle quali sono rivolte le attività: da quelle dell’infanzia (fascia d’età 3-5 anni) fino alle secondarie di secondo grado. E dato che il Centro è a carattere “regionale”, lo scopo sarà anche quello di diffondere tali attività in Toscana, prime fra tutte Firenze e Pistoia, così come al concetto di diffusione richiama l’antenna che l’architetto belga Maurice Nio ha simbolicamente messo sopra la nuova struttura del Pecci. I laboratori saranno tradotti e aderiranno alla realtà di riferimento territoriale della classe che prenota.

A introdurre la serata, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Mariagrazia Ciambellotti, che ha sottolineato l’occasione unica per le classi di usufruire di un servizio “comodo” ed innovativo. Comodo perché essendo il Centro chiuso fino alla primavera dell’anno prossimo per i lavori di ampliamento, sarà lo stesso Centro ad uscire dalle sue mura: l’arte contemporanea “invaderà” le classi. Innovativo per l’impronta sempre “concettuale” di ogni percorso, che non segue il filone tradizionale basato essenzialmente sulla manualità, non si vuole insegnare a dipingere o a creare il manufatto esteticamente bello. Gli incontri sono invece pensati per indagare l’ “idea”, quei meccanismi che hanno portato quel dato artista a realizzare la sua opera.

Da sinistra:

Da sinistra: Emanuel Carfora, Christian Marinari, Giorgia Passavanti, Mariagrazia Ciambellotti, Fabio Cavallucci

Ha proseguito l’introduzione il nuovo Direttore del Centro Pecci, Fabio Cavallucci, che ha parlato anche del “Programma integrato” tra i musei della città, per dare un’offerta didattica capace di toccare ambiti diversi: oltre al Pecci, il Museo del Tessuto, il Palazzo Pretorio e i Musei Diocesani. Una vera e propria “campagna di attività didattica”, così l’ha definita Cavallucci, “una delle più importanti e vaste che siano mai state realizzate da un’istituzione pubblica, almeno italiana”.

Un lavoro di diffusione dell’arte contemporanea che ha visto la stretta collaborazione tra l’Associazione BlitzArt e la Cooperativa Keras. Nel corso della serata, hanno parlato gli ideatori dei percorsi, Giorgia Passavanti e Christian Marinari di BlitzArt, per poi passare la parola a Emanuel Carfora, Presidente di Keras; cooperativa di esperti nella didattica museale che si occuperà della conduzione dei laboratori nelle classi. “L’asse portante della proposta didattica sono alcuni verbi: problematizzare, attualizzare e riflettere perché l’arte di ogni tempo è espressione della società nella quale viviamo”, dice Carfora; proseguendo: “vi possiamo garantire un dialogo diretto con le classi”.

Gli obiettivi del Centro e l’offerta per le scuole

L’offerta didattica del Pecci fa parte di una visione ampia che crede che l’unico modo, veramente efficace, per valorizzare e accrescere sempre più la conoscenza dell’arte contemporanea, sia quello di costruire un dialogo stretto col territorio. Le nuove generazioni in particolare potranno imparare a valorizzare, apprezzare, proteggere e ricercare l’arte contemporanea, solo imparando a conoscerla e, per farlo, serve apprenderne il linguaggio di base. Attraverso il metodo induttivo e deduttivo, verranno dati ai ragazzi gli strumenti per “penetrare i meccanismi” alla base dell’idea dell’opera d’arte contemporanea, come ha sottolineato Christian Marinari di BlitzArt. I ragazzi potranno “mettersi in gioco, indagare loro stessi, i loro hobby, il loro modo di vivere, il loro rapporto con la propria città o con quella dove vivono, si incontrano e studiano”, prosegue Giorgia sempre di BlitzArt.

Quello che contraddistingue ogni percorso pensato per le scuole è di avere sempre un risvolto sociale, per questo l’arte contemporanea affrontata sarà quella dei giorni nostri, con i suoi paradossi, le sue tendenze e mode che oggi si vivono nelle principali città europee e del mondo. Le nuove tecnologie, il concetto di privacy e di web; i nuovi modi di vivere e di abitare; il concetto di confine e di appartenenza ad un territorio; il concetto di individuo e società, sono tra le principali tematiche, affrontate partendo dagli stimoli dati dalle opere degli artisti contemporanei. Quest’offerta quindi interesserà ogni tipo di docente, non solo prettamente artistico, ma anche insegnanti di materie come storia, geografia, tecnica, ecc.

Si vuole rispondere alla domanda che tutti si fanno quando si trovano di fronte a qualcosa di “strano”, non chiaro, che non si capisce: cos’è e a cosa serve l’arte contemporanea? Far vedere, come dice il Direttore Cavallucci, che “l’arte contemporanea non è un fine ma un mezzo, per capire la storia, la geografia, il territorio nel quale stiamo vivendo”. Proseguendo “l’arte contemporanea è in ogni tempo stata contemporanea ed è uno strumento che si da l’essere umano per tentare di capire le cose che stanno cambiando e quindi il mondo. Non è qualcosa di avulso dalla realtà ma è parte della realtà”.

Per i più piccoli i laboratori didattici offerti sono tre diversi: sugli oggetti della vita quotidiana, la relatività della dimensione della realtà, la fotografia e il linguaggio del corpo. La fascia dell’infanzia vede una tipologia di incontri standard, due di due ore ciascuno in modo che l’operatore possa avere il tempo di familiarizzare con i bambini. In particolare per i tre anni, “Cose d’Arte”, è un laboratorio che permette di lavorare con oggetti che il bambino si trova fra le mani nella vita di tutti i giorni a scuola e a casa, per giocare con i concetti di forma, dimensione, colore e materiale, come fanno gli artisti contemporanei.

I materiali da usare in ogni laboratorio saranno messi a disposizione della classe dagli operatori del Centro e, in alcuni casi, lavorando sulla riflessione del mondo che ci circonda, si potranno usare oggetti trovati. Le indicazioni organizzative saranno comunque date al momento della prenotazione e dagli operatori tra un incontro e l’altro.

L’offerta per adulti e famiglie

Il Direttore Cavallucci ha anche accennato alla prossima uscita della parte didattica pensata per le famiglie e gli adulti. Il filone è quello della conoscenza dell’arte contemporanea non solo a livello visivo, scultoreo e performativo. Per gli adulti l’offerta seguirà il concetto di “arte totale”, abbracciando anche percorsi sulla danza, la storia della musica e dell’architettura dal Novecento ad oggi. Un’occasione per tutti di farsi un’idea più globale possibile di cosa sono le arti del nostro tempo. Ci saranno corsi specialistici piuttosto insoliti, come quelli rivolti agli aspiranti galleristi o collezionisti, che daranno informazioni e basi utili per approcciarsi in modo costruttivo al mercato dell’arte, insegnando per esempio come si partecipa ad un’asta. Ci saranno poi cicli di incontri e attività performative con la partecipazione di figure e di artisti importanti nel panorama internazionale, dal sociologo polacco Zygmunt Bauman ad architetti come Francesco Bonami. Tale ciclo di conferenze prende il nome di “Cambiamenti”: “parola semplice che definisce bene il momento che stiamo attraversando”, dice Cavallucci. Saranno riflessioni sui cambiamenti portati dalle nuove tecnologie, ma anche sulle continue trasformazioni socio-politiche, come quelle prodotte dalle guerre o dalla crisi economica. Perché, come sottolinea sempre il nuovo Direttore del Centro, è facile per tutti capire che la realtà intorno a noi sta cambiando, più difficile è capire come e verso quale direzione va il cambiamento.

Parte del gruppo di "invasori" delle classi: BlitzArt e Keras

Parte del gruppo di “invasori” delle classi: BlitzArt e Keras

Per maggiori informazioni e per il programma dettagliato delle attività:

http://www.centropecci.it/htm/eventi/14/prato_musei/down/prato_musei_broch.pdf

Per la Scheda per prenotare le attività:

http://www.centropecci.it/htm/eventi/14/prato_musei/down/scheda_prenotazione.pdf

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